Compendium Value opinioni sulle materie prime da investimento

Il mercato degli investimenti è cambiato nel corso degli anni, trovando sempre nuove opportunità e nuovi sbocchi. Infatti, molti clienti stanno battendo una nuova strada, quella degli investimenti in materie prime, al fine di differenziare il portafoglio e realizzare “operazioni di Hedging” (in italiano “Copertura”). Investire nelle materie prime, poi, vuol dire scegliere una strada alternativa all’investimento nelle azioni o al mercato “Forex”. Quest’ultimo, ricordano gli esperti di Compendium Value Limited, rappresenta un mercato finanziario internazionale decentralizzato, per cui il cambiamento di una valuta per un’altra è l’operazione centrale che mette in relazione l’investitore e lo speculatore. Le materie prime sono tutti quei materiali e prodotti usati poi per realizzare altri tipi di beni. 

Il trader trova proprio nelle materie prime uno degli strumenti finanziari più importanti. Le materie prime più note e redditizie, usate maggiormente da chi svolge un’attività sui mercati finanziari sono: il petrolio, l’oro e l’argento. Esistono molte soluzioni di investimento, usando le materie prime. Gli economisti, come gli esperti di questo campo, tra cui i Compendium Value broker, usano la parola “Commodity” per indicare proprio le materie prima da investimento. Esistono diverse tipologie di Commodity, attraverso le quali effettuare molti e diversi finanziamenti. Alcune Commodity sono maggiormente di nicchia, poiché appannaggio unicamente degli esperti del settore. Tuttavia, le materie prime usate maggiormente allo scopo di effettuare investimenti sono soprattutto cinque: oro, petrolio, argento, gas naturale e caffè. L’oro è, di certo, la commodity più negoziata e al centro di numerosi investimenti, classificato anche tra i beni di rifugio. La commodity più scambiata è l’oro, classificato anche tra i beni rifugio. Con la denominazione “beni di rifugio” si intendono quei beni ai quali gli investitori rivolgono l’attenzione quando vivono momenti di grande insicurezza a livello economico. Investire in azioni o altri business risulterebbe pericoloso e l’oro diventa l’unico strumento su cui investire e riporre i propri risparmi. In virtù di questa caratteristica, l’oro conosce un equilibrio stabile nei momento di sicurezza economica, mentre incrementa il suo valore nel corso dei momenti di crisi. Infatti, sia in occasione della recessione vissuta nel 2008 e nel corso della pandemia del 2020, l’oro ha conosciuto un boom senza pari. I motivi principali sono soprattutto i seguenti: le politiche monetarie, le dinamiche geopolitiche, i disastri naturali e l’andamento del dollaro americano. 

Il petrolio, altra commodity inserita spesso negli investimenti delle materie prime, viene visto come quel prodotto utile, quando si desidera diversificare il portafoglio o puntare su investimenti proficui nel breve periodo. Infatti, i volumi di scambio promettono ottimi risultati ed il titolo conosce sempre un boom in brevissimo tempo. Le dinamiche politiche che si realizzano nei Paesi Opec, il gioco della domanda e dell’offerta, il trend generale dell’economia mondiale sono i principali fattori che influenzano e determinano il prezzo del petrolio. A differenza dell’oro, il petrolio, risultando utile per diversi scopi ed utilizzi, conosce un boom nel valore e nel prezzo solo quando l’economia ha un trend positivo. Infatti, nei momenti di crisi mondiale, come sta avvenendo con la pandemia e com’è avvenuto nel corso del lockdown della scorsa primavera, il petrolio ha toccato prezzi negativi. Pertanto, prima di investire nel petrolio, diventa importante conoscere pienamente le logiche di questo business e cogliere il momento giusto, al fine di conseguirne i più alti profitti. 

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