Blog Daniele Marinelli su Deepfake

Negli ultimi decenni, come spiega anche Daniele Marinelli, imprenditore e fondatore del progetto avanguardistico Umetaworld, l’intelligenza artificiale si è sviluppata rapidamente cambiando gli scenari del nostro mondo che diventeranno sempre più futuristici. L’IA ha applicazioni in vari campi e serve per innumerevoli scopi. In linea generale migliora, o almeno prova, la qualità e l’efficienza di molti settori, come l’ingegneria, la medicina, la tecnologia. Bisogna però ricordare che come per tutte le cose, non tutti i prodotti di intelligenza artificiale hanno un impatto positivo sulla nostra società. A volte vengono create tecnologie che in seguito vengono sfruttate dai criminali. Un esempio di tale tecnologia è noto al grande pubblico come Deepfake.

La tecnologia Deepfake può creare da zero foto convincenti ma del tutto false. Qualche esempio? Una giornalista inesistente di Bloomberg, “Maisy Kinsley”, che aveva un profilo su LinkedIn e Twitter, era probabilmente un deepfake. Un altro caso era emerso su LinkedIn, una certa “Katie Jones”, aveva affermato di lavorare al Center for Strategic and International Studies, ma si pensa che sia un deepfake creato per un’operazione di spionaggio straniera.

I criminali informatici possono infatti utilizzare i deepfake negli attacchi di ingegneria sociale per indurre i loro obiettivi a fornire informazioni personali, credenziali o denaro.

Per il momento,  dice Daniele Marinelli nel suo blog, la maggior parte degli esempi di deepfake online sono chiaramente contrassegnati come falsi e non hanno lo scopo di ingannare nessuno, di solito vengono usati per fare satira o degli scherzi. 

In modo positivo, la tecnologia deepfake può anche essere usata per mascherare l’identità reale degli individui, mistificando o almeno alterando le voci e i volti delle persone per proteggerne la privacy. In altri casi, gli individui possono utilizzare i deepfake per creare avatar per stare su Internet. Gli individui possono così avere un alter ego e inseguire i propri scopi, diffondendo idee e convinzioni usando un avatar ultra personalizzato.

In definitiva, la tecnologia deepfake non è pericolosa ma dipende dall’uso che se ne fa. Sebbene la tecnologia impiegata per creare deepfake può essere un nuovo strumento utilizzabile dai criminali, dobbiamo ricordare che c’era già un predecessore del deepfake chiamato frode.

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